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(Ned uom v’è già, ch’a par di lui gí’intenda).
— Ond’ io non vo’ (soggiunse)
che fra gli altri fanciulli al gran serraglio
sian questi due condotti,
ma fia tua cura, Oronte,
farli nudrir ad altri studi in corte.—
io cosi feci, e si mi furon cari,
che senza figli aver, senz’esser padre,
provٍ pur il mio core
per gli altrui figli anch’ei paterno amore.
Or, mentre che i fanciulli
crescean con gli anni, in loro
cresceva innanzi agli anni
il senno e la beltade.
Ma tutto è nulla; udite
meraviglia gentile. Amor fanciullo,
con lor (cred’io) scherzando,
si come appunto intra fanciulli avviene,
per fortuna ferilli,
e si gli venne fatta
gran piaga in picciol core. Oh che dolcezza
era veder duo fanciullini amanti
trattar lor vezzosissimi amoretti!
Con lingua ancor di latte balbettando
sepper chiamar, prima che mamma, amore.
Cominciavano appena
a trar l’aure vitali,
che sapean sospirare
i sospiri d’amore: aveano appena
gli occhi aperti a la luce,
che sapean vagheggiando
vibrar guardi amorosi.
Vedevansi talora
con la man tenerella,
che mal pur sapea dianzi
le mamme careggiar de le nudrici,
G. Bonarelli, Filli di Sciro. ^ 3