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noi nel villaggio. Ovvero, insegnagli1 a benedire e non già a maledire, perché fa morire i nostri bimbi».

V2.

1. E Giuseppe, chiamato a sé il figliuolo in disparte, lo ammoniva dicendo: «Perché fai di tali cose, e costoro (ne) soffrono e ci odiano e perseguitano?». Gli disse Gesù: «Io so che queste tue parole non sono tue; tuttavia mi starò zitto per riguardo di te; ma quelli porteranno il loro castigo». E subito i suoi accusatori divennero ciechi.

2. E quelli che videro (questo), si spaventarono forte e non si raccapezzavano, e dicevan di lui che ogni parola che pronunziava, buona

  1. La costruzione di διδάσκω col dativo di persona si ha anche in Pλθτ. Marc. 12 e Apoc. 2, 14; ma non è impossibile come sospetta il THILO, che l’αὐτῷ di D sia una falsa grafa per αὐτό (scil. τὸ παιδίον). Il cod. Bonom. ha αὐτῷ, e così pure la redaz. B ha l’accus. τὸ παιδίον σου.
  2. Cfr. Ps. Mt. XXIX.