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40 orlando innamorato [St. 15-18]

         Come io vi dissi su poco davante,1
     Grifon quello animale al naso ha preso,
     E sopra al capo vi tenea le piante,
     Facendo a forza il muso star disteso;
     E così stando, vi gionse Aquilante,
     Qual prestamente fu de arcion disceso,
     E prese la sua lancia, che era in terra,
     Chè non l’aveva oprata in questa guerra.

         Con quella in mano allo animal s’accosta,
     Ponendo a tal ferire ogni possanza,
     E tra la aperta bocca il colpo aposta,
     E dentro tutta vi cacciò la lanza.
     Via per il petto e per la prima costa
     Fece apparir la ponta per la panza,
     Però che sotto al corpo e ne le aselle
     Il cocodrilo ha tenera la pelle.

         Ben vi scio dir che il tratto a Grifon piacque,
     Perchè già più non lo potea tenire;
     Mai lieto fu cotanto poi che nacque.
     Ora comincia Orilo ad apparire,
     Che su venìa natando per quelle acque.
     Quando Aquilante lo vidde venire,
     Può far, diceva, il celo e tutto il mondo
     Che abbi pescati e monchi in su quel fondo?

         Lui l’uno e l’altro de’ bracci menava
     E l’onda con le mano avanti apriva;2
     Come una rana quel fiume notava,
     Tanto che gionse armato in su la riva.
     Grifon verso Aquilante ragionava:
     Se questa bestia fosse ancora viva,
     Quale abbiam morta con affanno tanto,
     Di tale impresa non avremo il vanto.3

  1. P. dissi fu.
  2. P. mani.
  3. T. harremo: Mr. haremo; P. avremmo.