Pagina:Boiardo - Orlando innamorato III.djvu/144

134 orlando innamorato [St. 11-14]

         Così dicendo salta della sella
     E il corsier per la briglia li presenta.
     Bradamante, che vide la donzella
     Nel viso di color de amor dipenta,
     E gli occhi tremolare e la favella,
     Dicea tra sè: Qualche una mal contenta1
     Serà de noi e ingannata alla vista,
     Chè gratugia a gratugia poco acquista.

         Così tra sè pensando, Bradamante
     Disse alla dama: Questo dono è tale2
     Che a meritarlo io non serìa bastante:3
     Se ben tutto mi dono, poco vale.
     Ma il dar per merto, è cosa di mercante,
     E voi, che aveti lo animo regale,
     Degnareti accettarmi quale io sono,
     Che il corpo insieme e l’anima vi dono.

         — Ciò non rifiuto, disse Fiordespina
     Nè di cosa ch’io tengo, più me exalto;4
     Non fece mai, che io creda, un don regina,
     Che ne pigliasse guidardon tanto alto.
     Bradamante tacendo a lei se inclina,
     E sì come era armata prese un salto,
     Che avria passato sopra una ziraffa;
     Salì a destriero, e non toccò la staffa.

         La Saracina a quello atto se affisse,
     Con gli occhi fermi e di mirar non saccia,
     Poi chiamando e’ compagni intorno, disse:
     Per me, non per voi fatta è questa caccia.
     Se al mio comando alcun disobidisse,
     Serà caduto nella mia disgraccia,
     Che meglio vi serà cader nel foco:
     Vo’ che ciascun stia fermo nel suo loco.

  1. T. e Mr. qualche una.
  2. P. quello.
  3. T. sera; Mr. omm. io.
  4. Mr. cose.