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116 orlando innamorato [St. 7-10]

         Sopra a ogni cosa egli ordina e procura
     La gente armata a piede ed a cavallo;
     Mo qua mo là scorrendo per le mura,
     Non pone a l’ordinar tempo o intervallo.
     Già se odeno e’ Pagani alla pianura
     Con tamburacci e corni di metallo,
     Sonando sifonie, gnacare e trombe,
     Che l’aria trema e par che ’l cel rimbombe.

         O re del celo! O Vergine serena!
     Che era a veder la misera citate!
     Già non mi credo che il demonio apena
     Se rallegrasse a tanta crudeltate.
     De strida e pianti è quella terra piena:
     Piccoli infanti e dame scapigliate
     E vecchi e infermi e gente di tal sorte
     Battonsi il viso, a Dio chiedendo morte.

         Di qua di là correa ciascuno a guaccio,
     Pallidi e’ rossi, e timidi li arditi;1
     Le triste moglie co[n]i figlioli in braccio,2
     Sempre piangendo, pregano e’ mariti
     Che le diffendan da cotanto impaccio;
     E, disperate a li ultimi partiti,
     Caccian da sè la feminil paura,
     Ed acqua e pietre portano alle mura.

         Suonano a l’arme tutte le campane;
     De cridi e trombe è sì grande il rumore,
     Che nol potrian contar le voce umane.
     Va per la terra Carlo imperatore:
     Ogni omo il segue, alcun non vi rimane,3
     Che non voglia morir col suo segnore;
     E lui qua questo e là quell’altro manda,
     Provede intorno ed ordina ogni banda.

  1. T. e Mr. e li arditi.
  2. Mr. e P. Triste le.
  3. P. Ogni uom lo.