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96 orlando innamorato [St. 51-54]

         Ma voi diceti: onde seti venuto?
     Perchè, se io non me inganno nel sembiante,
     Mi pare altrove avervi cognosciuto:
     Se bene amento, in corte de Agramante.
     Rispose il cavalliero: — Io ve ho veduto
     Di certo quando io venni di Levante.
     Io ve vidi a Biserta, questo è il vero;
     Son Brandimarte, e voi seti Rugiero.

         Incontinente insieme se abbracciarno,
     Come se ricognobbero e baroni,
     E, parlando tra lor, deliberarno
     De ispartir quella zuffa de bastoni.
     Ebbero un pezzo tal fatica indarno,
     Chè sì turbati sono e’ campïoni,
     Che per ragione o preghi non se voltano:
     L’un l’altro tocca, e ponto non ascoltano.

         Pur Brandimarte, a cenni supplicando,1
     Fece che sue parole furno odite,
     Dicendo a lor: Se desïati il brando
     Per il quale è tra voi cotanta lite,
     Condur vi posso ov’è al presente Orlando:2
     Là fìen vostre contese diffinite.
     Or sì ve ha tolto l’ira il fren di mano,
     Che per nïente combattete in vano.

         Ma, se traeti il campïon sereno
     Di certa incantason dolente e trista,
     Lui di battaglia a voi non verrà meno;
     Sia Durindana poi di chi l’acquista.3
     Se il mondo è ben di meraviglia pieno,4
     Una più strana mai non ne fu vista
     Di questa ove ora vado, per provare
     Se indi potessi Orlando liberare.

  1. Mr. cegni.
  2. Mr. e P. ov’è al presente.
  3. Mr. Sia (o fia?): P. Fin.
  4. P. meraviglie.