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522 orlando innamorato [St. 35-38]

         Ranaldo a morte là parea ferito,
     Passato de un troncone a mezo il petto,
     E cridava: Cugino, a tal partito
     Me lasci trasinar con tal dispetto?
Rimase Orlando tutto sbigotito,
     Mirando tanto oltraggio al suo cospetto,
     Poi tutto il viso tinse come un foco
     Per la grande ira, e non trovava loco.

         A gran roina volta Brigliadoro,
     E Rugiero abandona e la battaglia,
     Nè prende al speronare alcun ristoro.
     Avanti ad esso fugge la canaglia,
     Menando li pregioni in mezo a loro,
     Che gli ha de intorno fatto una serraglia;1
     E proprio sembra che li porti il vento,
     Tanta è la forza de lo incantamento!

         Rugier, poichè partito è il paladino,
     Rimase assai turbato ne la mente;
     Prese una lancia e, rivolto Frontino,2
     Con molta furia dà tra nostra gente,
     E sopra al campo ritrovò Turpino.
     Nè vespro o messa a lui valse nïente,
     Nè paternostri on altre orazïone,
     Chè a gambe aperte uscì fuor de l’arcione.

         Rugier lo lascia e a gli altri se abandona,
     Come dal monte corre il fiume al basso;
     Colse nel petto al duca di Baiona,3
     E tutto lo passò con gran fraccasso.
     Re Salamon, che in capo ha la corona,
     Andò col suo destrier tutto in un fasso;
     Dà a Belenzero, Avorio, Ottone e Avino:
     Tra lor non fu vantaggio de un lupino;

  1. Ml. e Mr. fata una.
  2. P. e rivoltò.
  3. T. e Ml. al.