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484 orlando innamorato [St. 19-22]

         Di Tunici ivi apresso era il naviglio,
     E quel governa il vecchio Daniforte,
     Omo saputo e di molto consiglio,
     Gran siniscalco de la real corte.
     Portava in campo verde un rosso ziglio
     Costui, che viene in Franza a tuor la morte;
     E poscia da Bernica e da la Rassa
     L’una armata con l’altra insieme passa.

         Di queste avea il governo Barigano,
     Quale ha nutrito il re da piccolino,
     E porta per insegna quel pagano
     In campo rosso un candido mastino.
     Dietro da tutti il gran re di Fizano,1
     Mulabuferso, ha preso il suo camino;
     Lui porta divisato nel stendardo,
     Come nel scudo, in campo azurro un pardo.

         In cotal modo, come io vi discerno,
     La grande armata in Spagna se disserra;
     Il re Agramante ha de tutti il governo:
     Non fu tal furia mai sopra la terra.
     Come se aprisse il colmo de lo inferno,
     Se far volesse al paradiso guerra,
     E la sua gente uscisse tutta integra,
     Qual con pallida faccia e qual con negra:

         Morti e demonii, dico, tutti quanti,
     Del fuoco uscendo e d’ogni sepultura,2
     Sarebbono a questi altri simiglianti,
     Per contrafatte membra e faccia oscura.
     Il stil diverso e i navigli son tanti,
     Che cento miglia e più la folta dura,
     Qual nel litto di Spagna se abandona,
     E da Maliga tiene a Taracona.3

  1. T. lo gran re.
  2. T. e Ml. Del foco.
  3. Ml. Malicha; P. Maliecha; P. Malega.