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CANTO VENTESIMOSETTIMO


         Chi mi darà la voce e le parole,
     E un proferir magnanimo e profondo?
     Chè mai cosa più fiera sotto il sole,1
     Non fu mirata a lo universo mondo.
     L’altre battaglie fôr rose e viole:
     A ricontar di questa io mi confondo,
     Perchè il valor e il pregio della terra
     A fronte son condutti in questa guerra.

         Era ciascun di lor tanto adirato,
     Che facean sbigotir chi gli guardava;
     E molti se partîr senza comiato,
     E poca gente se gli avicinava;
     Uscia rovente fuor de gli elmi il fiato,2
     E nel suo ragionar l’aria tremava;
     E chiunque stava di lontano un poco,
     Giurava che lor volti eran di foco.

  1. P. più scura.
  2. Ml., Mr. e V, sovente.