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350 orlando innamorato [St. 63-66]

         Sei volte ritornarno a quel danzare,
     Prima che il lor desir ben fosse spento;
     Poi cominciarno dolce ragionare
     De’ loro affanni e passato tormento;
     Il fresco loco gli invita a posare,
     Perchè in quel prato sospirava un vento,
     Che sibillava tra le verde fronde
     Del bel boschetto che li amanti asconde.

         E un ruscelletto di fontana viva
     Mormorando passava per quel prato.
     Brandimarte, che stava in quella riva,
     Per molto affanno in quel giorno durato,
     Nel bel pensar de amor qui se adormiva;
     E Fiordelisa che gli era da lato,
     Che di guardarlo uno attimo non perde,
     Se dormentò con lui su l’erba verde.

         Sopra de l’un de’ monti ch’io contai
     Che al verde praticello eran d’intorno,
     Stava un palmier, che Dio gli doni guai!
     Che dette a Brandimarte un grave scorno.
     Ma questo canto è stato lungo assai,
     Et io vi contarò questo altro giorno,
     Se tornati ad odir, la bella istoria:
     Tutti vi guardi il re de l’alta gloria.