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98 orlando innamorato [St. 35-38]

        Proprio parea di Persia uno almansore,1
     Con la spada di legno e col gran corno;
     E qui, davanti a ciascadun segnore,
     Giura che all’ora primera del giorno,
     Senza nïuna scusa e senza errore,
     Serà nel campo il suo segnore adorno,
     Solo ed armato, come fo promesso;
     E ciò dice a Ranaldo per espresso.

        In molta fretta se è Ranaldo armato;
     E’ suoi gli sono intorno d’ogni banda.
     Da parte Ricciardetto ebbe chiamato,
     Il suo Baiardo assai gli racomanda.2
     O sì, o no, dicea, che sia tornato,
     Io spero in Dio, che la vittoria manda;
     Ma se altro piace a quel Segnor soprano,
     Tu la sua gente torna a Carlo Mano.

        Fin che sei vivo debbilo obedire,
     Nè guardar che facesse in altro modo.3
     Or ira, or sdegno m’han fatto fallire;
     Ma chi dà calci contra a mur sì sodo,
     Non fa le pietre, ma il suo piè stordire.
     A quel segnor, dignissimo di lodo,
     Che non ebbe al fallir mio mai riguardo,
     S’io son occiso, lascio il mio Baiardo.

         Molte altre cose ancora gli dicia;
     Forte piangendo, in bocca l’ha baciato.
     Soletto alla marina poi s’invia;
     A piedi sopra il litto fo arivato.
     Quivi d’intorno alcun non apparia.
     Era un naviglio alla riva attaccato,
     Sopra di quel persona non appare:
     Stassi Ranaldo Gradasso a aspettare.

  1. T. almassore.
  2. P. arricomanda.
  3. P. io facessi.