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che è assurdo prenderlo per un trastullo di eloquenza sofistica. Egli avrebbe anche ragione di dire che si cercò sfatarlo o farlo dimenticare, perchè era luce e fiamma troppo ardente agli spiriti, e ai tempi torbidi fu veramente difeso per eccitare a libertà. Ma il Montaigne ha pregi assai maggiori ed ebbe efficacia assai più profonda e vasta all’emancipazione dello spirito umano: e il medesimo signor Vermorel confessa che fu il precursore di Voltaire, e che mostra consentire con La Boétie quando dice che l’amico suo avrebbe amato meglio esser nato a Venezia che a Sarlat e quando ribadisce con quel suo stile pittoresco lo spregio delle corone: Si avons-nous beau monter sur des eschasses, car sur des eschasses encore faut-il marcher sur nos jam-