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Ragguaglio XLIV — Andrea Gritti, prencipe della republica veneziana, domanda all’oracolo delfico se la Libertá di Venezia avrá fine e quando, e da quello riceve risposta .... Pag. 138 Ragguaglio XLV — La serenissima Monarchia di Spagna con stupore universale di tutto Parnaso non visita quest’anno il tempio della Feconditá, conforme l’uso antichissimo di
tutte le monarchie, ma il tempio della Salute.» 140
Ragguaglio XLVI — Col suo governo di Pindo don Ferrante Gonzaga dimostra esser piú perniciosi al mondo i dotti, che
gli ignoranti.» 142
Ragguaglio XLVII — Un baron italiano domanda qual sia miglior dominio per gli Italiani : il francese o lo spagnuolo; e dal consiglio di Sua Maestá gli vien risposto ....» 143
Ragguaglio XLVIII — La nazion francese chiede ad Apollo di
esser corretta de’ suoi difetti, e non vien soddisfatta . . * 145
Ragguaglio XLIX — Nel grande consiglio de’ letterati è proposta la lite di precedenza tra la republica veneziana e le re publiche svizzere e tedesche.» 147
Ragguaglio L — Cornelio Tacito apre in piazza una bottega di
calzolaio, dove insegna ai primi prencipi del mondo . .» 152
Ragguaglio LI — Aloigi Cardinal d’Este supplica Apollo di esser liberato, in premio del suo valore, dai dolori della podagra, ma da Ippocrate gli vien risposto che, per riguardo ai poveri,
non è lecito accontentarlo.» 153
Ragguaglio LII — Monsignor della Casa, Nunzio Apostolico, riprende Ermolao Barbaro, ambasciator veneto, per la poca severitá della Serenissima nelle cause criminali, ma vien
tosto chiarito del suo errore.» 154
Ragguaglio LUI —Uno scrittor politico, chiamato a sentenziare in una differenza tra il Molza e il tesoriere del duca Borso d’Este, mostra al Molza che i prencipi sempre pagano per
cortesia, non per obbligo.» 157
Ragguaglio LIV — Per molte sue colpe Geronimo Ruscelli è condannato alla gravissima pena dell’ ignoranza.» 158
Ragguaglio LV — Si celebrano le esequie del duca Giovan Galeazzo Sforza, fatte dalla Reina d’Italia.» 160
Ragguaglio LVI — Essendo giunta nuova in Parnaso dell’imminente fine dell’eresie di Francia, i pretori concedono ai seguaci di re Enrico IV di far una pubblica scampanata a quanti avevano falsamente predetto che il salire al trono di quel re avrebbe portato gran confusione alla religione cattolica; ma nessuno si trova che meriti tanta vergogna .» 161
Ragguaglio LVII — Cesare Caporale fa il mal soddisfatto e finge essere in collera con i suoi benefattori ; di che essendo stato