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INDICE
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Ragguaglio LXXII — Alcuni popoli fanno istanza appresso i prencipi loro che l’infinita moltitudine delle leggi, colle quali vivono, si riduca a poche, e che a’ governatori delle province si proibisca l’abuso di pubblicar ogni giorno nuovi
bandi ....
Ragguaglio LXXIII — I virtuosi d’Italia fanno istanza appresso Apollo che la bellissima lingua italiana sia abilitata
a trattar cose di filosofia, e sono ributtati
Ragguaglio LXXIV — Apollo ai suoi letterati mostra il vero significato della sentenza : « homo longus, raro sapiens » . Ragguaglio LXXV — La ruota di Parnaso, avendo deciso un punto a favor degli uomini militari nella differenza che essi hanno co’ letterati, per essersi avveduta di malamente aver
giudicato, si ritratta
Ragguaglio LXXVI — Aristotile, da molti prencipi essendo assediato nella sua villa, da essi è violentato a rivocar la sua
diffinizione ch’egli ha data al tiranno
Ragguaglio LXXVII — Generale riforma dell’universo dai sette savi della Grecia e da altri letterati pubblicata di ordine di
Apollo
Ragguaglio LXXVIII — Pei l’avviso avuto d’Italia del felicissimo accasamento delle due serenissime figliuole dell’altezza di Carlo Emanuele duca di Savoia co’ nobilissimi prencipi di Mantova e di Modena, comanda Apollo che in tutti i suoi Stati si facciano straordinarie dimostrazioni di
allegrezza
Ragguaglio LXXIX — L’antica Republica romana e la moderna Libertá veneziana discorrono insieme quali sieno i veri premi di onore, co’ quali le ben ordinate republiche riconoscono la virtú de’ benemeriti senatori loro
Ragguaglio LXXX — I popoli di Lesbo dopo la fuga di Cornelio Tacito per loro prencipe eleggono Anna Memoransi,
nominato loro da Apollo
Ragguaglio LXXXI — L’eccellentissimo medico bolognese Giovanni Zecca vende in Parnaso la vera ricetta da non pigliar
il mal francese
Ragguaglio LXXXII — I letterati di Parnaso con solennitá grande celebrano la festa dedicata alla pregiata fronde dell’alloro
Ragguaglio LXXXIII — Avendo Apollo sommamente commendato il decreto de’ potentissimi regi di Spagna, che gli avvocati e i procuratori non possino passar alle Indie, i dottori di leggi gravemente se ne querelano con Sua Maestá . .
Ragguaglio LXXXIV — I maggiori letterati di Parnaso ad
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