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ANNOTAZIONI

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dalle divine, come può obbedir alle divine [voleva dire « umane »]. È troppo ignorante la plebe che può esser aggirata». Nell’indice autografo della c. 184 ha il titolo « Gio. Bodino abbrugiato».

221 l La prima edizione dei Six livres de la République di Jean Bodin (1520-1596) era apparsa a Parigi nel 1576; una versione italiana di L. Conti fu stampata a Genova nel 1588. Si veda in essa la p. 421 del libro IV, in cui il Bodin non tanto difende la libertá religiosa, quanto condanna i metodi violenti di coazione, che sono controproducenti ai fini della desiderata unitá nella fede; ivi è pure citato l’esempio del «Re de’ Turchi» che non «costringe nessuno, anzi consente il vivere a ciascuno come meglio gli pare ». I contemporanei non conobbero lo spregiudicato Heptaplorneres del Bodin, il dialogo sull’equivalenza delle religioni, composto nel 1593, ma venuto in luce in parte solo nel 1841.

Ragguaglio LXVIII. — Si riferisce a questo ragguaglio l’Appunto di P (c. 132 r.): «A la tempra di una falce fu detto: dove era disuguaglianza di erbe, disuguaglianza di falce ».

2 35 io Lo « Stato laconico » è, al solito, il dominio ecclesiastico: mi sembra probabile che il Boccalini alluda ad un clamoroso episodio della rivalitá franco-spagnuola in Roma, svoltosi nell’agosto-settembre 1604, sotto il pontificato di Clemente Vili (il citato «duce de’ Laconici »). Un marinaio carcerato per debiti riuscí ad evadere ed a rifugiarsi nel palazzo Farnese, occupato allora dal cardinale Odoardo (1573-1626), secondogenito del duca Alessandro (il « prencipe di Mitilene») e porporato dal 1591; gli sbirri, presentatisi per arrestare il fuggiasco, furono malmenati dai famigli del cardinale e vane riuscirono le richieste di consegna avanzate dal governatore della cittá e dal segretario di Stato; mentre il Farnese invocava un remoto diritto di asilo e la protezione della Spagna, le fazioni cittadine si schierarono in armi; gli Spagnuoli mossero truppe ai confini del Napoletano, la tensione divenne gravissima. Con la mediazione di Ranuccio Farnese, duca di Parma, venuto espressamente a Roma, l’incidente fu poi appianato con supina condiscendenza del Papa e totale impunitá dei colpevoli.

Ragguaglio LXIX. — Di Andrea Alciato (1492-1550), umanista e giureconsulto lombardo, il Boccalini aveva familiari le erudite Adnotationes ai testi di Tacito (Basilea, 1519).