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RAGGUAGLI DI PARNASO

con redazione piu ridotta, priva dell’accenno a Lucano (72 17 segg.) e del secondo esempio tacitiano (74 31 segg.); notevole è solo la variante finale (75 G ): «Rimase stupito il Lipsio a queste parole e, pieno di vergogna, con il capo chino, si parti: e Tacito, facendo riverenza a Sua Maestá e salutandolo quei virtuosi, disse loro che il negozio aveva fornito in una pedanteria, come egli aveva pronosticato ». Nell’indice autografo della c. 184 s’intitola: «Tacito accusato per empio». Si veda il seguito in Cent. I, 86.

67 30 II Lipsio aveva curato una ristampa critica delle Historiae Romanae di Velleio Patercolo «cum animadversionibus » , apparsa a Leida nel 1591.

69 l0 Allude in particolare ai sei libri Politicorum del Lipsio (1589), che sono un fitto centone di passi classici, appena cementati da scarne notazioni originali.

71 13 II Lipsio aveva pubblicato ad Anversa, ventisettenne appena, nel 1574, una monumentale edizione critica del testo tacitiano.

71 24 Beatus Bilde (1485-1547) di Schlettstadt, noto fra gli umanisti come Beato Renano, aveva curato l’edizione di Tacito detta « Basilaeensis secunda », del 1533; Fulvio Orsini (1529-1600), romano e canonico lateranense, pubblicò erudite annotazioni a molti storici antichi, ma Tacito non è fra questi.

72 04 Cfr. Lucano, Pharsalia, IV, 807-809, qui citato a memoria.

73 5 Cfr. Tacito, Historiarum, I, 2.

Ragguaglio XXIV. — Un primo, breve abbozzo è in P, autografo, al n. 17. Negli Appunti di P è registrato come « la sottocoppa » (cc. a e 130 v.), « Proibito il boccale e introdotta la sottocoppa » (c. 131 v.), «Della sottocoppa» (c. 132 v.).

77 14 Andrea Marone (1474-1527) da Pordenone, fu poeta improvvisatore alla corte di Leone X.

Ragguaglio XXV. —787 Allude al ragg. 5 di questa Centuria.

Ragguaglio XXVII. — 84 34 Giovannandrea dell’Anguillara (1517-X572) di Sutri, detto «il Gobbo», fu correitore di stampe a Roma e Venezia; lasciò una versione metrica delle Metamorfosi ovidiane (prima edizione parziale: Venezia, 1555), una versione