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LIBRO NONO | 327 |
65
Con pietoso occhio Emilia riguardava
Ver Palemone, e ’n piè il fe’ drizzare,
E le parole sue fiso ascoltava,
Nè che risponder si sa consigliare;
Anzi appena le lagrime servava,
Che nel cor le facea pietà destare:
Ma dopo alquanto pure in sè dispose
Di far risposta, e così li rispose:
66
S’io fossi dagl’iddii stata mandata
Al mondo sol per tua sola speranza,
In guisa che dal tuo veder levata
Mi fosse ogni altra lieta dimostranza,
Mentre fui mia avrei io reputata
Essere stata soverchia fallanza
Il non averti amato; chè t’amai,
Mentre mi si convenne, pure assai.
67
Ma veggio che com’io il santo amore
Potea sperar di molti giustamente,
Così molti sperar nel mio valore
Poteano; ma ad un solo apertamente
Considerar potean ch’al mio onore
Mi riserbava della molta gente;
Il qual qual volle m’ha mandato Iddio,
E tu tel vedi così ben com’io.