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SOPRA DANTE 267

Sì che veder si potean tutti quanti,

quelli li quali quivi erano,

Colà diritto, sopra ’l verde smalto,

cioè sopra il verde pavimento: il quale dice verde, perciocchè di sopra ha detto,

Venimmo in prato di fresca verdura,

perchè appare che il luogo era erboso: la qual cosa come poco avanti dissi, è contro a natura del luogo; e perciò si può comprendere, lui intendere altro sotto il velamento di questa verdura; il che nella esposizione allegorica si dichiarerà. Mi fur mostrati, da quelli cinque poeti, gli spiriti magni, cioè gli spiriti di coloro, li quali nella presente vita furono di grande animo, e furono nelle loro operazioni magnifichi: Che del vedere, così eccellenti spiriti, in me stesso n’esalto, cioè me ne reputo in me medesimo esser maggiore. I’ vidi Elettra. Elettra, questa, della quale qui si dee credere che l’autore intenda, fu figliuola di Atalante e di Pleione; ma di quale Atalante non so; perciocchè di due si legge che furono, de’ quali l’uno è questi, e più famoso: fu re di Mauritania in ponente di contro alla Spagna, ed il cui nome ancora tiene una gran montagna, la quale dal mare Oceano atalantiaco andando verso levante persevera molte giornate. L’altro fu Greco, e questi nondimeno fu famoso uomo. Ragionasi oltre a questi esserne stato un terzo, e quello essere stato toscano, ed edificatore della città di Fiesole, del quale in autentico libro non lessi giammai. Sono nondimeno diversi che credono lui essere stato il padre d’Elettra, nè altro ne sanno mostrare, se non la vicinanza del