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libro quinto 549

rimanente del regno: a cui piacere il re si dispose in tutto. E fatto in una gran piazza ragunare la molta gente della cittá, tacitamente la predicazione di Ilario ascoltarono, dopo la quale il re prima e poi la reina e poi tutta l’altra gente, uomini e femine, piccoli e grandi, presero da Ilario il santo lavacro. La qual cosa fatta, Florio per tutto il reame mandò legati a seminare la santa sementa, e per tutto mandò comandando che chi la sua grazia disiderasse, prendesse il battesimo e abbattesse i fallaci idoli a reverenza fatti de’ falsi iddii: e de’ templi fatti a loro facessero templi al vero Dio dedicati, e lui adorassero e temessero e amassero. Il cui comandamento, non dopo molto tempo, per tutto fu messo ad esecuzione. Faccendosi la gran festa della nativitá di Florio, Sara, a cui notificato fu, acciò che il suo vanto adempiesse, una corona di grandissima valuta, venendo alla corte del suo signore, recò, e quella presentò a Biancofiore., la quale, di tanto dono ringraziandolo, benignamente la prese. E Massalino, che il suo vanto non aveva messo in oblio, i cari piantoni fece venire, e con lieto viso glieli presentò, a cui ella, ringraziandolo, disse mai ad arbore sí fatte radici non avere vedute: ‛ricca è la terra che le produce’. E in questa maniera la festa grande e notabile ricominciata, per lo preso lavacro, lungamente durò. E i paesani, che vedovi credeano rimanere di signore, ora riconfortati e lieti il rivedeano.

Quanta l’allegrezza di Florio fosse, dire non si potrebbe. Egli si vede la disiderata Biancofiore sposa, e di nobile stirpe, a lui ignota nel principio dell’innamoramento, discesa, e di lei un bellissimo figliuolo. Egli si vede, dopo molti pericoli, da tutti campato e al suo regno salvo tornato. Egli si vede il vecchio padre e la cara madre, i quali egli appena credeva ritrovare vivi. Egli si vede il molto popolo, e da tutti essere amato: e quello che sopra tutte queste cose gli era a grado era che della setta de’ fedeli a Dio era divenuto e con lui tutti i suoi seguaci. Nella quale letizia di tutte queste cose dimorando, chiamò a sé i cari compagni con lui stati nel lungo pellegrinaggio, de’ quali alcuno ancora alla sua casa non era