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novella settima 141

il bagnarsi dilettevole. Ed ancora mi ricorda essere non guari lontana dal fiume una torricella disabitata, se non che per cotali scale di castagnuoli che vi sono, salgono alcuna volta i pastori sopra un battuto che v’è, a guatar di lor bestie smarrite, luogo molto solingo e fuor di mano; sopra la quale io salirò, e quivi il meglio del mondo spero di fare quello che m’imporrai. — Lo scolare, che ottimamente sapeva ed il luogo della donna e la torricella, contento d’esser certificato della sua intenzion, disse: — Madonna, io non fui mai in coteste contrade, e per ciò non so il podere né la torricella: ma se cosí sta come voi dite, non può essere al mondo migliore; e per ciò, quando tempo sará, vi manderò l’imagine e l’orazione: ma ben vi priego che, quando il vostro disidèro avrete e conoscerete che io v’avrò ben servita, che vi ricordi di me e d’attenermi la promessa. — A cui la donna disse di farlo senza alcun fallo, e preso da lui commiato, se ne tornò a casa. Lo scolar, lieto di ciò che il suo avviso pareva dovere avere effetto, fece una imagine con sue cateratte e scrisse una sua favola per orazione: e quando tempo gli parve, la mandò alla donna, e mandolle a dire che la notte vegnente senza piú indugio dovesse far quello che detto l’avea; ed appresso segretamente con un suo fante se n’andò a casa d’un suo amico che assai vicino stava alla torricella, per dovere al suo pensiero dare effetto. La donna, d’altra parte, con la sua fante si mise in via ed al suo poder se n’andò: e come la notte fu venuta, vista faccendo d’andarsi a letto, la fante ne mandò a dormire, ed in su l’ora del primo sonno di casa chetamente uscita, vicino alla torricella sopra la riva d’Arno se n’andò, e molto da torno guatatasi, né veggendo né sentendo alcuno, spogliatasi ed i suoi panni sotto un cespuglio nascosi, sette volte con l’imagine si bagnò, ed appresso, ignuda, con l’imagine in mano, verso la torricella n’andò. Lo scolare, il quale in sul far della notte col suo fante tra salci ed altri alberi presso della torricella nascoso s’era ed aveva tutte queste cose veduto, e passandogli ella quasi allato cosí ignuda, ed egli veggendo lei con la bianchezza del suo corpo vincere le tenebre della notte, ed appresso riguardandole