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novella seconda 291

di vita eterna e come egli era fatto, aggiugnendo oltre a questo maravigliose favole. A cui frate Alberto disse: — Madonna, io non so come voi vi steste con lui; so io bene che stanotte, venendo egli a me ed io avendogli fatta la vostra ambasciata, egli ne portò subitamente l’anima mia tra tanti fiori e tra tante rose, che mai non se ne videro di qua tante, e stettimi in un de’ piú dilettevoli luoghi che fosse mai infino a stamane a matutino: quello che il mio corpo si divenisse, io non so. — Non vel dico io? — disse la donna — Il vostro corpo stette tutta notte in braccio mio con l’agnol Gabriello; e se voi non mi credete, guateretevi sotto la poppa manca, lá dove io diedi un grandissimo bascio all’agnolo, tale che egli vi si parrá il segnale parecchi dí. — Disse allora frate Alberto: — Ben farò oggi una cosa che io non feci giá è gran tempo piú, che io mi spoglierò per vedere se voi dite il vero. — E dopo molto cianciare la donna se ne tornò a casa; alla quale in forma d’agnolo frate Alberto andò poi molte volte senza alcuno impedimento ricevere. Pure avvenne un giorno che, essendo madonna Lisetta con una sua comare ed insieme di bellezze quistionando, per porre la sua innanzi ad ogni altra, sí come colei che poco sale avea in zucca, disse: — Se voi sapeste a cui la mia bellezza piace, in veritá voi tacereste dell’altre. — La comare, vaga d’udire, sí come colei che ben la conoscea, disse: — Madonna, voi potreste dir vero: ma tuttavia, non sappiendo chi questo si sia, altri non si rivolgerebbe cosí di leggeri. — Allora la donna, che piccola levatura avea, disse: — Comare, egli non si vuol dire, ma lo ’ntendimento mio è l’agnolo Gabriello, il quale piú che sé m’ama, sí come la piú bella donna, per quello che egli mi dica, che sia nel mondo o in maremma. — La comare ebbe allora voglia di ridere, ma pur si tenne per farla piú avanti parlare, e disse: — In fé di Dio, madonna, se l’agnolo Gabriello è vostro intendimento e dicevi questo, egli dée bene esser cosí; ma io non credeva che gli agnoli facesson queste cose. — Disse la donna: — Comare, voi siete errata, per le plaghe di Dio: egli il fa meglio che mio marido, e dicemi che egli si fa anche colá sú, ma, per ciò che io gli paio