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quattro "maniere. La prima delle quali è il battesimo della prefigurazione, nel quale insieme con Moisé furon battezzati tutti i giudei passando il mar Rosso. E di questo dice san Paolo: «Patres nostri omnes sub nube fuerunt, et omnes mare transierunt: et omnes in Moyse baptizati sunt, in nube et mare». La seconda è il battesimo del fiume, cioè quello il quale attualmente ne’ suoi catecumeni usa la Chiesa di Dio, del quale Cristo dice nell’Evangelio a’ suoi discepoli: «Euntes ergo, docete omnes gentes, et baptizate eos», ecc. La terza maniera si chiama «Jlaminis», cioè di spirito: e di questa parla l’Evangelio dove dice: «Super quem videris Spiritum descendenlem et manentem: hic est qui baptizat». E di questa spezie di battesimo credo esser battezzati quegli, se alcuni ne sono, li quali battezzali non sono del battesimo della Chiesa usitato, e non pertanto si credono essere, ed in ogni atto vivono come cristiani veramente battezzati, né per alcuna cosa posson presumere che battezzati non sieno. La quarta maniera si chiama «sanguinis», e di questa dice l’Evangelio: «Baptismo habeo baptizari, et quomodo coarctor, usque dum perficiatur?» E in questo credo esser battezzati coloro li quali, disposti a ricevere il battesimo, s’avacciano di pervenire a colui che secondo il rito ecclesiastico li può battezzare, e in questo avacciarsi, sopraprenderli alcuni nemici uomini che gli uccidono, o altro caso, avanti che al luogo destinato possan venire. Nel primo, come detto è, furon battezzati i giudei: Esodo: «Divisa est aqua, et ingressi sunt filii Israel per medium sicci maris». Nel secondo son battezzati quegli li quali noi chiamiamo rinati, de’ quali dice l’Evangelio: «Qui credideril et baptízatus fuerit, salvus erit». Nel terzo son battezzati quegli li quali delle lor colpe pentuti sono, e di questi dice l’Evangelio: «Nisi quis renatus fuerit ex aqua et Spirila sanclo, non intrabít in regnimi caelorum». Nel quarto sono battezzati i martiri, de’ quali similmente dice l’Evangelio: «Calicem quidem meum bibetis», ecc. E se in quegli, che in questo cerchio dannati sono, ben si riguarda, alcuno non ve n’ è, se non fosse giá Seneca, del quale è assai detto nella lettera, che d’alcuno di questi battesimi battezzato fosse.]