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II

Senso allegorico [«Ruppemi l’alto sonno nella testa», ecc. La continuazione del senso allegorico del precedente canto con quella di questo nella fine del precedente, è dimostrata in quanto, avendo di sopra mostrato come talvolta l’uomo, ingannato dagli splendori mondani, mortalmente pecchi e per conseguente diventi servo del peccato, nel principio di questo dimostra come, per quello, nella prigione del diavolo si ritruovi; e di questo essersi accorto per la visitazion di Dio, il quale ha in lui mandata la grazia operante, per la quale egli è stato desto dal mortai sonno, e fatto ravvedere lá dove per lo peccato è pervenuto, cioè in luogo tenebroso, oscuro e pien di dolore e di pene. Delle quali accioché egli abbia piena esperienza, e ammaestrato pervenga con disiderio alla penitenza, seguendo la ragione, procede e vede, dimostrandogliele ella, la prima colpa, che per la giustizia di Dio è punita nel primo cerchio dello ’nferno. E questa, come assai è manifestato nel testo, dico che è il peccato originale, il quale, per lo lavacro del battesimo, da quegli cotali, che in questo cerchio pena ne sostengono, non fu levato via. Per questo peccato entrò la morte nel mondo; per questo peccato fu l’umana spezie cacciata di paradiso; per questo peccato son sempre poi gli uomini stati e saranno, mentre durerá il mondo, in angoscia e in tribulazione e in mala ventura; per questo peccato Cristo figliuol di Dio ricevette passione e morte, e risurgendo n’aperse la porta del paradiso, lungamente stata serrata.] [Dico adunque che, per lo non avere ricevuto il battesimo, al quale s’aspetta di tòr via il peccato originale, quelli, che in questo cerchio si dolgono, sono dannati, quantunque per altro innocenti sieno, e ancora, per le buone opere, dimoiti paiano degni di merito. Ed è qui da sapere il battesimo essere di