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immobile ed insensibile, divenne sensibile e mobile per se medesimo; e secondo che i santi credono, egli fu creato in etá perfetta, la quale tengono esser quella nella quale Cristo mori, cioè di trentatré anni. E lui cosí creato e fatto alla immagine di Dio, in quanto avea in sé intelletto, volontá e memoria, il trasportò nel paradiso terrestro, dove essendosi addormentato, nostro Signore non del capo né de’ piedi, ma del costato gli trasse Èva, nostra prima madre, similemente di perfetta etá. La quale come Adamo desto vide, disse: — Questa è osso dell’ossa mie, e per costei lascerá l’uomo il padre e la madre, ed accosterassi alla moglie. — La qual’è tratta dal suo costato, per darne ad intendere che per compagna, non per donna né per serva dell’uomo, l’avea prodotta Iddio; e ad Adamo non per sollecitudine perpetua e guerra senza pace e senza triegua, come l’odierne mogli odo che sono, ma per sollazzo e consolazione a lui la diede. E comandò loro che tutte le cose, le quali nel paradiso erano, usassero, si come produtte al lor piacere, ma del frutto d’uno albero solo, il qual v’era, cioè di quello «della scienza del bene e del male», s’astenessero, percioché, se di quello gustassero, morrebbero: e quindi in cosí bello e cosí dilettevole luogo gli lasciò nelle lor mani. Ma l’antico nostro nimico, invidioso che costoro prodotti fossero a dover riempiere quelle sedie, le quali per la ruina sua e de’ suoi compagni evacuate erano, presa forma di serpente, disse ad Èva che, s’ella mangiasse del frutto proibito, ella non morrebbe, ma s’aprirebbero gli occhi suoi e saprebbe il bene e il male e sarebbe simile a Dio. Per la qual cosa Èva, mangiato del frutto proibito, e datone ad Adamo, incontanente s’apersero gli occhi loro, e cognobbero che essi erano ignudi: e fattesi alcune coperture di foglie di fico davanti, si nascosero per vergogna; e quindi, ripresi da Dio, furono cacciati di paradiso, e, nelle fatiche del lavorio della terra divenuti, ebbero piú figliuoli e figliuole. Ultimamente Adamo, divenuto vecchio, d’etá di novecentotrenta anni si mori.] [Ma qui son certo si moverá un dubbio, e dirá alcuno: — Tu hai detto davanti che ciò, che Iddio crea senza alcun mezzo,