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molti morirne sopra i! circuito della terra, de’ quali la maggior parte muoiono nell’ira di Dio, «quia multi sunt vacati, pauci vero e ledi». — «Figliuol mio, — disse». In questa sesta parte della suddivisione gli apre Virgilio la cagione perché Carón non l’ha voluto passare, e perché quelle anime son pronte a voler passare il fiume. E dice: — «Figliuol mio»; — mostra in questa parola Virgilio paterna affezione all’autore; «disse il maestro cortese». Ben dice «maestro», percioché, come qui appare, Virgilio gli solve il dubbio della dimanda fattagli da lui di sopra, dove dice: «Maestro, or mi concedi, Ch’io sappia» ccc., e coloro che solvono bene i dubbi meritamente si possono e debbon esser chiamati «maestri». «Cortese» il chiama, percioché continuo in quello che al suo uficio appartenesse, gli fu liberale. — «Quegli», uomini, o le loro anime a dir meglio, «che muoion nell’ira di Dio», li quali son quegli che [senza con-’ trizione, senza confessione, veggendosi nel caso della morte,] consistono pertinaci nelle loro nequizie, e cosí, senza riconciliarsi a Dio de’ peccati commessi, si muoiono; [e diconsi morire nell’ira di Dio, in quanto la sua grazia racquistar non hanno voluto, seguendo gl’ instituti della cattolica Chiesa;] «Tutti convcngon», cioè insiememente vengono, «qui», a questo fiume, «d’ogni paese», di levante e d’occidente e di ciascuna altra plaga del mondo, «e pronti sono a trapassar lo rio», cioè il fiume, il quale qui chiama «rio», tirato dalla consonanza del verso. E séguita la ragione perché a questo son pronti: «Ché la divina giustizia gli sprona», cioè gli costringe, «Si che la téma», la quale hanno delle pene eternali, «si converte in disio», di andar tosto a quelle. «Quinci», cioè per la nave di Catone, «non passò mai anima buona», cioè che al cielo dovesse ritornare, come dèi tu, che non vieni per rimanere. «E però, se Carón di te si lagna», cioè si duole, e non ti vuol passare, «Ben puoi sapere ornai che il suo dir suona», — avendo intesa la cagione del suo rammarichio. [Lez. xj «Finito questo». Questa è la settima e ultima parte della suddivisione del presente canto, nella quale l’autore mostra sé,