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68. — Un secondo operaio segni lungo la direzione dei fili di ferro i punti precisi ove debbono essere piantati i maioli, tenendo la distanza di centimetri 70.

69. — A quell’operaio tenga dietro un altro che col palo di ferro, o trivello, faccia un buco perpendicolare ad ogni cannuccia che incontra.

70. — Deponga poi un quarto operaio una zampa di cavallo per ciascun buco, prendendolo dal primo operaio.

71. — Un quinto accomodi la zampa di cavallo in modo che siano sotterrate due gemme, e la terza sporga due centimetri da terra. Poscia, essendo munito di un cesto di terriccio finissimo, misto a concio complesso, ne lascerà scivolar giù alcune manate nel buco ove fu accomodata la zampa di cavallo.

72. — Venga in fine il capovignaiolo a compiere l’operazione munito di un recipiente d’acqua.

73. — Questi accomoderà la zampa di cavallo in piedi in esatta posizione e vi pigerà ben bene tutt’attorno la terra.

Tale pigiamento è assolutamente indispensabile per impedire che fra la zampa di cavallo e la terra non entri l’aria, la quale, per quanto è amica delle foglie, altrettanto è nemica mortale delle radici.

74. — Poscia lascerà cadere adagio adagio un filo d'acqua intorno alla zampa di cavallo, perchè la terra asciugandosi aderisca maggiormente alla pianticina.