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Cenni sulla influenza del fondo marino eco. 77

mieliti (lei porti, soggette ad intense putrefazioni ed a soverchio riscaldamento, sopratutto nella stagione estiva, sono popolate da specie che si riproducono iu prevalenza durante l’in verno e la primavera; le specie commensali e parassite che vivono in ambiente costante e ricco di nutrimento depongono le uova in ogni stagione. Meritano speciale menzione certi Idroidi (Pennaria, Gorydendrium) che si spogliano dei loro polipi ed entrano in uno stato di vita latente al sopraggiungere delle tempeste autunnali, per emettere poi nuovi rami e ricoprirsi di polipi nel maggio successivo. Il Lo Bianco attribuisce tale sospensione di attività vitale ad una difesa contro i movimenti delle onde; io non escluderei del tutto il dubbio che altri fattori (temperatura, densità, nutrimento) debbano rivelare, all’indagine, una relazione più o meno stretta coli’ interessante fenomeno.

Conoscere, nei diversi mari e sui diversi fondi, la densità relativa del bentos sulla platea continentale; non sarebbe vana fatica; se ne trarrebbero infatti deduzioni interessanti intorno alla produttività del mare. Il biologo danese Petersen ha pensato di applicare al bentos metodi statistici sul tipo di quelli già da tempo in uso per gli organismi pelagici. Con una sorta di doppio cucchiaio (simile alle benne automatiche in uso nei nostri porti moderni per raccogliere il carbone nelle stive delle navi e trasportarlo nei magazzeni) taglia ed asporta un campione di fondo di superfìcie determinata, poi classifica e numera gli organismi che vi si trovano e pesa il quantitativo totale di sostanza organica1. Ricavando i suoi dati dalle medie di nume



  1. L’indagine deve naturalmente limitarsi ai fondi costituiti di materiale suddiviso: ghiaie, arene, melme.