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La borgata antica, S. Lorenzo, si trova, in parte, su una via, rettilinea da Sud-Est a Nord-Ovest.

Questa via è la principale: si stacca dalla strada, che unisce la provincia di Firenze a quella di Bologna; passa al di sotto della Chiesa parrocchiale, ivi, dove presso sgorgano le fonti di acqua freschissima, che formano l’ammirazione degli scienziati e dei passeggieri1. Ascende lene, lene e, fiancheggiata da bei fabbricati, conduce alla piazza municipale, che è assai vasta ed imponente. Da questa contrada principale se ne diramano altre. Dalla Piazza della Chiesa inferiormente alla via comunale, che mette nella provinciale, si stacca un breve, ma ampio viale. Giunge per Cà di Benedetti fino alla torricella degli impianti elettrici.

Dalla parte superiore della piazza anzidetta muove un’altra strada, fiancheggiata da caseggiati in buona parte nuovi, e si congiunge alla mulattiera, che porta alle splendide passeggiate del Molin delle Scaliere, delle Cascine di Brasimone..... Questa via si dice nel primo tratto «del Castellazzo» e poi, «del Massè». La via del Castellazzo termina ad un Oratorio appartenente ai signori Girotti e da lì assume il nome di via del Massè.

Dall’Oratorio dei Girotti si apre a sinistra un nuovo viale superiore al paese «il Viale della Fiera»


  1. L’acqua, che vedi, non sorge di vena
         Che ristori vapor che gel converta,
         Come fiume, che aquista, o perde lèna,
         Ma esce di fontana salda e certa.
                                  Dante, Purgatorio, c. XXVIII.