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Elevati. | 35 |
to elerto, non mai un dittatore. Omero stesso e Platone, Tullio e Virgilio, Dante e Petrarca con tutta la loro suprema possanza son soggetti a censura, quando hanr.o torto, e non pretendono dominar su le leggi, e non osano imporle alla repubblica delie nazioni, e dei secoli, se non come, e quando è da questi accettata la loro autorità, mentre negli altri letteràri governamenti v’hanno monarchi antichi, e moderni, v’hanno idoli d’ogni figur:, e quelli hanno loro ministri, e questi loro aruspici oppressori-, che con tegole, e con precetti, con quell’/?«tcs cpka principalmente fan tremare i liberi ingegni, e perirne ogni impresa magnanima.
Sono pur liberi i geni nella loro elevazione sopra i viz;, e le bassezze, che regnan quaggiù. Il loro ardire nel presentare agli uomini quello specchio fedele della virtù, m cui riconoscansi come Rinaldo, e si vergognino di loro scostumatezza,. perfidia, viltà, e l’odio perciò, che incontrano, ne fa pruova. Di lor ben può dirsi, che ardono della febbre della virtù, tanto poco sanno dissimulare; adulare, servire all’abuso, e tanto infiam-