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Genj. 9

e a mostrarla dopo dime. Dopo ciò curo del resto.

Chi può dare per altra parte una degl’ingegni, chi calcolarli, chi noromizzarli, se ancor siamo negli elementi della metafisica quanto a loro? Fu detto, che ogni uomo può diventar buon geometra col tempo, e con lo studio, per quanto sia stupido; e si veggono spesso persone avute per inettissimi spiriti, giuocando alle carte far combinazioni prontissime, sicurissime, complicatissime, al che certo è richiesto ingegno di qualche sorta. Nelle scienze almeno, che han certi principi, e metodi si dee giugnere presto, o tardi a saper quanto seppero i predecessori con qualche ancor lieve disposizione unita a debita applicazione, e soprattutto con uso, ed esercizio. Or chi negar può assolutamente, che così non possa farsi qualche cosa nell’arti eziandio?

Tanto più, che di questi genj medesimi ve n’ha in grado diverso, come dalla diversità degli eccellenti autori in ogni arte si riconosce. E come abbiamo veduto esservi differenze non poche dell’entusiasmo, che è pur