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334 Lettere


re Canitz, che traduconsi anche in Italia, ponno ben mettersi al pari di Pope, di Addisson e di Racine il giovane, di Rousseau, di Bernis e di quell’altro francese che non nomino, perchè tutti il nominerebbono, il qual se molto somiglia Orazio dal buon lato, troppo più lo somiglia dall’altro. Mi son venuti alla mano anche in Italia de’ poeti filosofi e morali, noi niego, ma senza eleganza comunemente e senza sapore, perchè è difficile assai l’unire al solido e grave della filosofia l’ameno e il colorito della poesia. Il più spesso poesie freddamente amorose, che sapete quanto mi facean rabbia e sdegno, poesie di raccolte e di cerimonia ^ oppur poesie bernesche. Sol dopo che s’introdussero più generalmente i poemi inverso sciolto, parve che si promettesse qualche gusto di quella poesia che ■ io dimando, e Dio voglia, che le persecuzioni italiane mosse tosto ed avvampate contro questi poeti di buona intenzione e di sapor vero gli lascino in pace. Al certo v’ha gran bisogno di ristorare la poesia italiana, e penso che gioverebbe il riformare severamente la poesia