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302 Lettere


degli oratori senza esser punto nè oratori i nè poeti, come se si potesse esser buon cuoco senza neppur assaggiar del piatto e della vivanda, che si vuol far mangiare. Oh m’è sempre paruto pur tanto ridicolo questo contraddittorio! E’vero che Orazio j Pope, jBoileau ( lascio Menzini e tal altro, perchè mi piace citar gli eccellenti ) han fatti poemi di precetti poetici. Ma essi appunto doveano ciò fare, essi maestri deli’ arte che col precetto danno l’esempio, e siedono a mensa con voi e con voi mangian del cibo, che v’hanno apprestato. Ma tra tanti, principalmente italiani, che han fatti de’tomi di precetti per dar precetti, e han preteso crear de’ poeti standosi in cattedra y perchè mai non si trova un poeta di pregio, che abbia prima se stesso creato? Mi fè’stupore a Milano (a) il vedere sette gran tomi tutti di questo gusto stampati di fresco e seppi essere d’uomo’ dotto e di merito e ragione d’ogni poesia dell’abUte Quadrio.