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Più sotto.,, Nel resto grandi’ obbligazioni ha,, la poesia italiana al Petrarca, poichè la rese,, gentile e delicata, piacevole e chiara, di diffici3, le aspra ed oscura ch’eli’ era ec. Io son perciò „ d’opinione, che chi avesse il talento di unir la,, forza e l’ampiezza dell’oggetto di Dante con la,, venustà, e dolcezza data al verso dal Petrarca, „ renderebbe la poesia italiana al sommo maravi-»,, gl iosa ec.

l’edi anche la lettera del medesimo aiate Conti scritta a madama Ferrane. „ Io ammiro infinit a,, inente Dante, Boccaccio e Petrarca. Dante ha la „ sublimità e la forza nelle sue invenzioni cd e„ spressioni, ma pori è egli vero, che Dante ci fa,, sdegno, quando cade nel comico nel Paradiso e,, nell’Inferno?

Nota 4. Lettera del conte Algarotti al signor Barone... a Hemgenbruck nel tom. I. opere varie.

,, E non è da maravigliarsi se la più parte degl il „ scrittori del 500. non sono altro che copisti dei,, latini e de’ greci, che vennero allora si può di„ re in luce. E che cosa è l’imitazione dove non,,pci sia qualche bravura di mano, come nella pitv,, tura, e nella statuaria? Toltone due o tre cin,, quecentisti, che furono veramente caposquadra, 3, ben meritano gli altri che si dica: quale aridità,, di pensieri in così gran fiume di parole! quanta,, paglia! Infatti dare a un pensatore un libro del >: Soc. egli è quasi lo stesso che a uno che abbi» »5 «F*