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POESIE POLITICHE E ROMANZE
PARTE TERZA
L’ABBOM INAZIONE.
Nunziatrice dell’alba giá spira
una brezza leggiera leggiera
che agli aranci dell’ampia Corcira
le fragranze piú pure involò.
Ecco il sol che la bella costiera
risaluta col primo sorriso,
e d’un guardo rischiara improvviso
la capanna ove l’egro posò.
Egli è il sol che fra bellici eventi
rallegrava agli elleni il coraggio
quando in petto alle libere genti
della patria fremeva l’amor,
quando al giogo d’ estranio servaggio
niun de’ greci curvava il pensiero,
e alla madre giurava il guerriero
di morire o tornar vincitor.
Come foglia in balia del torrente,
ahi, la gloria di Grecia è sparita!
L’aure antiche or quivi trovi e fiorente
delle donne la bruna beltá;
ma in de fronti virili scolpita
qui tu scorgi la mesta paura,
qui l’impronta con cui la sventura
le presenta all’umana pietá.
Sol, che a libere insegne vedrai
batter forse qui ancor la tua luce;
sol di Scheria ( ir ), i tuoi limpidi rai
sien conforto a un tradito guerrier: