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libro primo - capitolo viii 89


e di gran rettitudine. L’istessa laude gli è attribuita nell’amministrazione di questo altro officio. E perché l’officio porta ordinariamente con sé il cardinalato, credevasi che nell’istessa promozione di diciotto fosse per entrare Lanti ancora, ma non vi entrò se bene in breve tardanza si differí il suo avvanzamento, perché Paolo quinto nella sua prima degli otto lo promosse.

Il tesorierato si ritrovava allora vacante, e perciò manca l’occasione di parlar qui intorno al prelato che si esercitasse in quel tempo in quella sorte d’officio.

Dopo i vescovi succedono i protonotari participanti, ma che sono giovani per ordinario e sono piú considerabili per l’aspettazione futura che per concetto presente. Non mi fu data perciò alcuna relazione particolare intorno alli soggetti che allora godevano questa sorte di prelatura.

Seguono poi due tribunali che sogliono essere l’uno e l’altro seminari di cardinali: l’uno è la rota e l’altro la camera; vien contesa la precedenza fra loro, ma perché gli auditori si trovano alle funzioni publiche e non quelli, io parlerò primieramente de’ rotali e poi de’ chierici.

Era decano della rota in quel tempo monsignor Serafino, nato in Italia ma originario di Francia. Non aveva la rota gran tempo innanzi avuto in essa prelato alcuno piú conspicuo di questo. Non lo nobilitava gran fatto il sangue, ma tanto la dottrina ed ogni altra piú riguardevole erudizione in materia di lettere che non poteva essere maggiore il merito della sua virtú, né maggiore l’opinione insieme che gliene fusse dovuto ogni piú rilevato premio. In Roma era egli stato amicissimo del papa, mentre erano stati colleghi l’uno e l’altro nel medesimo tribunale. Onde aggiuntosi questo rispetto agli altri, la corte aveva creduto che il papa anco senza gli offici del re di Francia fusse per onorare della porpora questo soggetto. Ma o sia che il principato muti i pensieri come muta la condizione o fosse stato per altre cagioni particolari, Serafino mai non era stato promosso. Risolvè nondimeno il papa di farne seguire l’effetto, e vi si dispose prima con onorar Serafino