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dai carteggi domestici 429


lo stato degl’interessi nostri, per quanto dipendono dalla buona amministrazione dei nostri beni. Della bonificazione ho tuttavia buone nuove per quello che piú copiosamente me ne scrisse il dottor Calcetti.

Mi sono rallegrato del partito sí grosso che Vostra signoria ha fatto del pesce di Filo. Piaccia a Dio che si vegga l’effetto del buon profitto che se ne spera, come non mi par che s’abbia a dubitare essendo giá la stagione del tutto a proposito.

Vostra signoria avrá inteso prima di me la nuova della morte del signor cardinale Lanfranco. Qua n’è giunto l’avviso questa settimana, ed io ne ho sentito il dolore ch’ella può immaginarsi. La corte in pochi giorni avrá vedute gran mutazioni con questa morte e con la caduta del signor cardinale di Nazaret.

Delle cose di qua non ho che scrivere a Vostra signoria; mi trovo con sanitá, per la Dio grazia. E bacio a Vostra signoria le mani.

Di Brusselles, li 24 decembre 1611.

P.S. — Dalla congiunta copia Vostra signoria vedrá quel che m’ha scritto il Landinelli e quel ch’io ho risposto a lui. Se paresse a Vostra signoria con lettere, poiché non può di presenza, far qualche officio con Borghese, a lei mi rimetto.

Quanto a dar di volta a Roma, io lo giudico molto a proposito e per le cose mie e per gl’interessi della casa. Ma bisogna che Vostra signoria vada in modo che non paia che voglia andare a far nuove ostentazioni e disordini; ché tali sarebbono i tornei che Vostra signoria aveva in animo di fare, ed altre simili cose che le vengono in pensiero senza occasione. Vostra signoria dunque potria andare e trattenersi due o tre mesi per volta secondo i negozi e le congiunture, e mostrare che stesse su l’ali, per dir cosi, ché a questo modo, vedendosi ch’ella non va per fermarsi, non si giudicherebbono necessarie le spese suol fare chi si ferma, e che ha fatto Vostra signoria quando si è fermata alla corte. Questo è il mio