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Sommario

XXXI. Nei vostri sdegni, aspra mia morte 19
XXXII. Sì come quando il ciel nube non have 19
XXXIII. La mia fatal nemica è bella e cruda 20
XXXIV. Mostrommi Amor da l’una parte 21
XXXV. Amor è, donne care, un vano e fello 21
XXXVI. Quanto alma è più gentile 23
XXXVII. Sì come sola scalda la gran luce 23
XXXVIII. L’alta cagion, che da principio diede 24
XXXIX. Verdeggi a l’Appennin la fronte 24
XL. O ben nato e felice, o primo frutto 25
XLI. Donne, ch’avete in man l’alto governo 25
XLII. Se dal più scaltro accorger de le genti 26
XLIII. Lasso me, ch’ad un tempo e taccio 26
XLIV. Lasso, ch’i’ piango e ‘l mio gran duol 27
XLV. Cantai un tempo, e se fu dolce il canto 28
XLVI. Correte, fiumi, a le vostre alte fonti 28
XLVII. Or c’ho le mie fatiche tante e gli anni 29
XLVIII. Solingo augello, se piangendo vai 29
XLIX. Dura strada a fornir ebbi dinanzi 30
L. O per cui tante invan lagrime 30
LI. Se vòi ch’io torni sotto ‘l fascio antico 31
LII. Con la ragion nel suo bel vero involta 32
LIII. Questo infiammato e sospiroso core 32
LIV. Speme, che gli occhi nostri veli e fasci 33
LV. Ben ho da maledir l’empio signore 33
LVI. O rossigniuol, che ‘n queste verdi 36
LVII. Che ti val saettarmi, s’io già fore 37
LVIII. Se ‘l foco mio questa nevosa bruma 37
LIX. Se deste a la mia lingua tanta fede 38
LX. Rime leggiadre, che novellamente 38

Letteratura italiana Einaudi