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12 economia pubblica

sempre allo stesso genere di opere e di prodotti, egli più facili, più abbondanti e migliori ne trova i risultati, di quello che se ciascuno isolatamente le cose tutte a se necessarie soltanto facesse: onde altri pascono le pecore, altri ne cardano le lane, altri le tessono; chi coltiva biade, chi ne fa il pane, chi veste, chi fabbrica agli agricoltori e lavoranti, crescendo e concatenandosi le arti, e dividendosi in tal maniera per la comune e privata utilità gli uomini in varie classi e condizioni. Ognuno può vedere nella succennata opera di Goguet le diverse gradazioni de 1 progressi l’alti dal genere umano, dal raccogliere le spontanee produzioni della terra al coltivarle, e dal rozzo uso di quelle al prepararle e modificarle con tanti diversi ed ingegnosi artifizi.

§ 10.


Il lavoro degli uomini non vi sarebbe se non vi fossero cose da lavorare, né le cose da lavorare vi sarebbero se la terra non le producesse. La mano dell’uomo modifica e dispone i corpi, cioè ne avvicina o ne allontana in diverse guise le parti; ma un atomo di materia non vi cresce fra le dita, se la terra e quello spinto di vita che circola nelle sue viscere non lo produce. Ma perchè l’uomo lavori, egli deve avere prima di tutto la materia da lavorare, indi vivere e procacciarsi le cose necessarie, anzi fino ad un certo seguo le comode all’uso della sua vita dm-ante tutto il tempo del lavoro, senza di che egli non lo farebbe altrimenti,