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oh, l’organizzazione! | 347 |
striaci degni della penna del barone di Münchäusen, noi siamo stati sempre regolarmente messi in fuga disordinata da ogni pattuglia che il paterno imperatore e re si è degnato di mandarci. Tutto dunque si può osare contro di noi.
Su quei poveri carabinieri nostri a Corfù, che sollevarono tanta indignazione come se fossero sbarcati per arrestare qualcuno — nel qual caso ogni panico e ogni reazione sarebbero stati giustificati — su quei poveri carabinieri c’è già tutto un folklore aggressivo e fantasioso che circola in Grecia impunemente. Ecco l’ultima leggenda, lanciata da un giornale greco scritto in francese: un soldato greco, un prode stratega, udendo tre carabinieri italiani sparlare della Grecia in una taverna, si sarebbe avvicinato a loro dicendo: «Se foste dei nemici leali, sfodererei questo brando che la patria mi diede per sua difesa e vi ucciderei. Ma siccome siete una massa di (gli appellativi si immaginano) vi reputo indegni del sacro acciaro e vi punisco così.» E cavatasi una scarpa (poichè pare che ne avesse) egli avrebbe colpito con essa sul viso i tre carabinieri, che naturalmente non avrebbero osato di reagire....
Non si ha la più lontana idea di quanto si picchi in Grecia sul volto italiano con delle scarpe retoriche. Pazienza: ma vi sono delle cose che fanno più male. Il piccolo commercio, il contrabbando, i rifornimenti clandestini, posso-