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CAPITOLO XIII.


UN PONTE CHE CROLLA

In automobile sulla ferrovia — La «sedicesima stazione di smistamento» — Il vecchio ponte — Nel crollo — L’automobile travolta — Il salvataggio — Tankoy.


Alle quattro e mezza del 30 Giugno, con un tempo divinamente sereno ma freddo, lasciammo per la seconda volta Missowaja riprendendo la strada percorsa al 28. Portavamo con noi, legate al bagaglio, due lunghe tavole che lo Starosta ci aveva ceduto. Prevedevamo di averne bisogno per passar sopra agli scambi in vicinanza delle stazioni, durante la nostra corsa fra le rotaie.

L’idea di andare in automobile sopra una linea ferroviaria ci sembrava così stravagante che ne parlavamo con un senso di dubbio. Ci si era presentata alla mente come una cosa naturalissima: pensandovi finivamo col trovarla assurda. Il giorno avanti l’unica difficoltà per noi era la mancanza del permesso; al momento di mettere lo strano progetto in esecuzione vedevamo una folla di difficoltà insospettate. Le ruote non avrebbero affondato fra le traverse, incastrandosi? come superare i tratti in riparazione? Avremmo potuto uscire rapidamente dalla linea al sopraggiungere di qualche treno facoltativo? Le chiavarde delle rotaie non avrebbero lacerato le pneumatiche? E, tutto andando bene,