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dei fiori rossi, che con altri bianchi e con il verde delle foglie formano un insieme terribile. Una signora si maschera da Tosca ad una festa, ed è brutalmente tratta in arresto perchè dei nastri verdi, bianchi e rossi ornano il suo alto bastone. A Trieste, in carnevale, è rigorosamente proibito il lancio delle serpentine, perchè una volta dei giovani appartenenti ad una società italiana gettarono delle serpentine che avevano i colori abborriti: i giovani sono stati puniti, ed anche le serpentine. In una festa di beneficenza di regnicoli furono strappate dagli occhielli le coccarde nazionali. Una signora vestita di bianco non può portare un fiore rosso se ha qualche foglia attaccata al grembo. A Rovigno, un italiano è stato processato e condannato perchè la sua barchetta era verniciata di bianco, col bordo verde e la chiglia rossa...

Citando fatti pare di rimpiccolire le cose. È difficile dare un’idea di questa immensa e costante offesa al sentimento italiano la quale prende pretesto dai colori, dai nomi, dalla musica, da tutto. Un nuovo albergo di puro stile veneziano, di Trieste, non ha potuto chiamarsi Albergo Venezia; ha dovuto dirsi Bristol. Un caffè che voleva intitolarsi a Carducci si deve chiamare Caffè Nuova York: Carducci sconta l’odio che la polizia slovena ha per la nostra cultura.- Si è proibita l’affissione di un manifesto della federazione degl’insegnanti italiani perchè incitava alla propaganda della cultura italiana, mentre si è permesso a Trieste un congresso di insegnanti slavi. Alla Lega nazionale italiana, legalmente costituita per l’incremento dell’istruzione, si proibisce di fare una lotteria per raccogliere fondi per le sue scuole, mentre si permettono sempre le lotterie delle Società nazionali slovene e tedesche. Di tanto in tanto si sequestrano qua e là i fiammiferi e le piccole cose che la Lega nazionale vende a suo beneficio, e si minaccia di togliere la patente ai tabaccai che ne fanno smercio.