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228 la nuova linea si rafforza


raspamento di attrezzi, un rumore assiduo e minuto di scavo. Il combattimento è in un periodo di sosta. Il furore degli attacchi e dei contrattacchi si è lentamente placato; l’azione generale si è andata localizzando a poco a poco sulle posizioni più importanti, attacchi e contrattacchi hanno concentrato la loro violenza su certe vette che appaiono come i cardini della linea agitata della battaglia, ed ora si consolidano le conquiste.

Ogni lotta ha le sue fasi di immobilità. Gli eserciti sono come gli atleti, che alternano lo sforzo vigoroso e impetuoso a raccoglimenti guardinghi, che dopo un parossismo di colluttazione si mantengono allacciati nell’atteggiamento raggiunto, attenti al minimo moto dell’avversario, ogni muscolo teso. Spesso è proprio quando uno degli atleti sembra già con le spalle a terra, che l’avvinghiamento prende fermezze statuarie; perchè la resistenza si fa più disperata e l’attacco più pensato, calcolato, misurato, vigile. Poi, improvvisamente, un nuovo scatto veemente, e la lotta attiva si riaccende nell’attimo prescelto.


Oggi si lavora. I boschi del Veliki Hribach e del Nad Logem risuonano di colpi d’ascia. Si abbattono alberi, e nell’ombra degli incerti sentieri si vedono tronchi scortecciati che avanzano oscillando fra un grigiore di soldati, co-