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non allontanarsi dal contemplare la regina della festa, che tale essa era stata salutata per acclamazione.... di votanti maschi, s’intende.

Luisa che si addiede di quella diserzione dal ballo, e non voleva po’ poi farsi odiare oltre il bisogno dalle sue sorelle in Eva, fu costretta a mandare, con dolci esortazioni, parecchi de’ suoi conoscenti nella sala delle danze.

Uno dei più renitenti ebbe l’impertinenza di rispondere, così forte che tutti potessero udirlo:

— Vado, signora, vado, ma solo perchè ella me lo comanda. —

Bel complimento invero per la dama alla quale egli andò a chieder l’onore di una mazurca.

Della signora Argellani, che era là seduta a sostenere gli assalti della ammirazione verbosa di otto o dieci cavalieri, le galanterie foggiate a madrigale, e gli inni ristretti, lampeggiati in languide occhiate; della signora Argellani, dico, si notava la nobile compostezza, si levavano a cielo le risposte leggiadre, si respiravano avidamente i sorrisi. Uccisa dai caritatevoli rimpianti delle donne, ella rinasceva nello spirito innamorato degli uomini. E chi aveva ardito dire ch’ella fosse imbruttita, se era anzi bellissima, e nessuna delle più cele-