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punto, e rimase colla mussolina tra le dita, le braccia prosciolte sulle ginocchia, gli occhi sbarrati, immobile come una statua.

Pochi minuti dopo, Lorenzo entrava nella camera della fanciulla, colle labbra composte a sorriso. Maria non si addiede di quel sorriso, tanto era turbata; ma ben s’avvide Lorenzo del turbamento di lei, e il sorriso col quale s’era studiato d’ingannarla, scomparve d’un subito, cedendo il luogo alla consueta mestizia.

- Maria, - diss’egli avvicinandosi, - oggi sono a pranzo fuori.... -

Voleva aggiungere: con l’Assereto; ma non ardì. Al primo vederla, aveva rapidamente, quasi istintivamente, capito che quello non era tempo da mendicar pretesti, sibbene da disporsi a gravi ragionamenti, con schiette ed aperte parole.

- Lo so; - aveva risposto la giovinetta, crollando lievemente il capo e senza alzar gli occhi verso Lorenzo.

- Come?... sapevate....

- So tutto, io.

- Ah! Michele ha parlato....

- No, non accusate il povero Michele. Ho indovinato, la mercè di questo (e accennava il cuore) che non mi ha ingannata mai. Ditemi ora, Lorenzo, quali sono le vostre speranze? che cosa pensate di fare? -

Il giovine, andato a sedersi su d’una scranna di rincontro alla parete, rimase taciturno guardando il pavimento. La fanciulla non udendo risposta alla sua domanda, incalzò:

- Voi non siete uso a mentire, Lorenzo, fratello mio; vi ho udito sempre a dire la verità, anche se dovesse tornarvi a danno. Parlate dunque; sperate di esser utile alla patria vostra, con ciò che tentate?

- No! - rispose asciuttamente, dopo una breve pausa, il giovine Salvani, senza alzar gli occhi da terra.

- No, voi dite? E allora, perchè tentate? - L’interrogazione della fanciulla, ricisa, diritta, sibilò come uno strale all’orecchio di Lorenzo. Tremò egli, ma non rispose parola, disponendosi a sviare il discorso.

- Non parliamo di me! - disse poscia, - parliamo di voi. Stamane, rassettando le mie carte, ho dovuto aprire la cassettina d’ebano, e leggere il segreto de’ vostri natali. Nè avrei dovuto ragionarvene io, sibbene un altro, stasera o dimani; cioè a dire Aloise di Montalto.... vostro cugino.

- Che dite voi mai? - proruppe Maria, lasciando cadere il ricamo che aveva tra le mani sospeso.