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che qualche signorina potrebbe recitare. Hanno già sotto la mano il poeta? Forse; non è vivo e sano Enrico Dal Ciotto? Ma vorrei proprio vedere che la signorina Kathleen si rivolgesse a lui. Questa, poi, me l’avrei per male; sempre che i martelliani dovesse recitarli lei. Se si tratterà delle Berti, sia pur chi si vuole il poeta. Ma la musica? qui ti voglio; non c’è neanche un concertino di trombe, in Corsenna; per avere un pianoforte e un “maestro al cembalo„ bisognerebbe mandare a Dusiana. Basta, vedremo.

Frattanto, siamo giunti a quest’oggi. Filippo mi ha telegrafato ieri che si metteva in viaggio; arriverà oggi al tocco. Eccellente amico! Capiterà con la sua bell’aria marziale di paladino antico. Non è un letterato, che Dio lo benedica; è un uom di fatti, tagliato alla brava in un buon tronco di querce, diritto come una spada e netto come il filo d’un rasoio. In che modo siamo andati d’accordo noi due? Per le nostre dissonanze, direbbe un osservatore superficiale; e non è vero. Se all’aspetto non ci rassomigliamo punto