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— Di una cattiva azione; — soggiunse Arrigo. — Sono le tue parole di ieri.

— Taci, tu! — gridò il Gonzaga, stizzito.

— Ma infine, zio, che ti fa, di avere un duello?

— Che mi fa? Che mi fa? Or ora me la fai dir grossa. Tu, caro mio, per certe cose, hai ricevuto l’ottavo dono dello Spirito Santo. Ma basta; c’è una condizione ad referendum e un verbale da estendere; ci avrete tutti gli appigli per rifarvi da capo. Sicuro; nel vostro caso, io direi press’a poco così: “Signori! voi, molto cortesemente, ci avete dichiarato di poter rispondere del vostro primo; ma noi, per ragioni che intenderete, non abbiamo potuto dirvi lo stesso. L’aver noi citato al signor Gonzaga la clausola ad referendum gli ha dato molto da pensare. Quale delle due parti incomincierà, per dire che il suo primo... si è contentato? E l’essersi egli contentato per primo, non lo metterà rispetto all’altro in una condizione di debolezza? Or dunque, non dichiariamo nulla, e consideriamo ancora un pochino il caso delicato. Possiamo noi conse-