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Uno di povero sará divenuto ricco, l’altro di ricco avrá impoverito. Uno avrá presa moglie, l’altro avrá perduta quella che s’aveva. Quanti ravvolgimenti, quanti mutamenti nello spazio d’ott’anni! Per conseguenza, quanti mezzi per allungarmi ogni lettera! Comeché somiglianti frascherie sfuggano per lo piú all’occhio negligente di chi ne fu continuo spettatore, e comeché per l’impercettibilitá delle loro lente gradazioni Ella abbia potuto a malapena essersi avvista di que’ mutamenti e di que’ ravvolgimenti; pure, badandoci ora e narrandomeli ad uno ad uno, quanto piacere non mi procaccerebbe? Non ha Ella notato infinite volte come la curiositá dell’uomo s’appaga piú assai di certe cosucce familiari, di certi fatterelli casalinghi, di certi oggetti piccoli e comuni, che non degli eventi grandi e de’ latti rari e strepitosi? L’essere, per mo’ d’esempio, ragguagliato come un tale, che non ho veduto son ott’anni, porta ora una parrucca invece de’ capegli che portava in díebus illis, satisfa talora piú assai che non l’essere informato d’una cometa pur ora scoperta in qualche rimota parte del cielo con una chioma lunga cento migliaia di leghe. Dicami, signor Filippo, come una tale signorotta, da me conosciuta quando s’aveva due lustri, s’arrossa ora il visino col cinnabro per disiderio di parer bella: e mi contenterá piú assai che non facendomi la piú studiata narrativa di quanto s’è fatto nel senato perché un Gradenigo vincesse una parte sur un Mocenigo o sur un Barbai igo. Di cotali chiappole o chiappolerie Ella potrebbe riempiermi de’ tomi, se non bastan delle lettere, e mi tornerebbe cosi alla memoria un gran numero d’idee, che giá s’infievoliscono, giá vanno svanendo con mio danno e dispetto e rammarico. Risponderá che questo Parigi deve somministrare a me degli argomenti piú lunghi e piú importanti assai che non ne somministra a lei la sua Venezia. Ma non le ho giá detto quanto le potevo dire di Parigi e di tutto quello che Parigi contiene? Non le ho io detto quanto si può dire di questo re e della sua corte? — Si; ma tu m’hai detto molto poco di te medesimo; e gli è di te e delle cose tue, de’ tuoi beni, de’ tuoi mali, ch’io vorrei essere informato a minuto, e non di Parigi e non del