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Lettera settima — Di Goffredo Franzini all’avvocato Iacopo Duranti pag. 32 Del lazzaretto e del molo di Ancona. Lettera ottava — Di Giambattista Negri a Gaetana Ronchi» 38 In chi ama per davvero, la lontananza non riesce a far scordare l’oggetto amato. Lettera nona — D’ Ignazio Cigna a Niccolò Durando conte di Villa » 40 Altro è viaggiare per paesi poetici col cervello e altro è andar su d’una mula per la Romagna, specialmente nel mese di agosto. Lettera decima — Di Iacopo Taruffi a Filippo Betti...» 43 Mediante un ritratto burlesco d’Anassimandro, si pone in bella un erudito. Lettera undecima — Di Polo Reniero ad Angiolo Querini.» 45 Le corse dei cavalli e il teatro di Visbeccia; il tempio di Peterborgo. Lettera duodecima — Di Gianfrancesco Arcasio al padre Paolo Pacciaudi » 52 D’un organaio e d’un campanaio famosi di Mafra, e del palazzo reale di Cintra. Lettera tredicesima — Del dottore Giammaria Bicetti a Carlantonio Tanzi. - » 58 Si curi la tisi e dimentichi quell’asino del frate Branda. Lettera quattordicesima — Di Giannantonio Battara all’archiatro Giovanni Bianchi » 60 Vantaggi che si traggono dall’esser dipinto presso una donna piú brutto assai di quel che non si sia. Lettera quindicesima — Del conte Benvenuto di San Rafaelle a’ suoi fratelli » 62 Quel che possa un colonnello spagnuolo; e l’allegra baldoria accaduta in una posada di Meaxaras, mercé un’improvvisata distribuzione di quartillos a fanciulli e fanciulle del popolo. Lettera sedicesima — Di Vincenzo Bujovich a Filippo Farsetti gentiluomo viniziano » 69 La fantasia umana s’appaga piú di certe cosucce famigliari, di certi fatterelli casalinghi, di certi oggetti piccoli e comuni, che non degli eventi grandi e de’ fatti rari e strepitosi. Lettera diciasettesima — Di Domenico Balestrieri a Giancarlo Passeroni » 73 Quale goffa cosaccia il Filogine, non di Matteo Maria Boiardo, ma di un ignoto Andrea Boiardo!