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piú bestiale di questa, dacché la stampa fu trovata? Otre pien di vino! Che l’essere un matto repubblichista faccia talvolta dire ad un uomo delle cose strane, che gli faccia talvolta commettere delle grandi pazzie, n’abbiamo degli esempi tanti nelle storie antiche e moderne. Ma che «l’amore della veritá» sia uno de’ principali fonti della cattiva politica e della cattiva morale, questo è uno sproposito soverchio grosso, soverchio bestiale. Bisognerebbe nondimeno essere un gran perdigiorno, per porsi da buon senno a confutare una proposizione cosi dannata. Basti dunque l’accennarla ai geni elevati del signor proposto, onde si riuniscano tutti in un drappello a provare ch’egli è un colombo nel suo genere, avendo fatta ora questa importante scoperta: che l’amore della veritá è innegabilmente l’origine della cattiva morale. A me basta qui dire come disse ’nonsieur Dacier in una delle sue prefazioni all’ Opere d’Orazio, e parlando appunto d’alcune massime del Machiavelli evidentemente scellerate: che non bisogna in certi casi fare a certuni l’onore di confutarli e d’opporre alle loro tenebre la chiara luce del cristianesimo (0. Se il signor proposto m’ha costi stomacato con una proposizione tanto animalesca, anzi pure con una bestemmia cosi spaccatona, m’è forza dire altresi che m’ha fatto sogghignare laddove confessò con bessa ingenuitá di non aver potuto capire come un uomo dotto e di mente vasta possa aversi in capo delle corbellerie di molte. Una «contraddizione» di questa fatta Sua Signoria non la può digerire con quel suo stomaco di mosca, non la può rassettare in quella sua testa di pidocchio. Ma quare non la digerisce, non la rassetta e l’ha per una contraddizione? Ve l’ho io a dire, Pierlorenzo? Quia il Cuio fu battezzato in domenica, se volete menarmi buona questa spiritosaggine magra de’ nostri contadini. Non v’è donnetta in Firenze, non v’è scuolaretto in Pisa, non v’è anzi Truffaldino in Val Brembana, che non sappia come ogn’uomo, sieno (i)«Ce serait fair e trop d’ honneur á ces ténèbres, que de leur opposer la lumière de la vèritable religion».