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novella xxxiv 27

piú che la propria vita. Non vedete voi che quando quelli di corte se ne stanno su balli e feste, che io me ne fuggo né punto mi curo di quei piaceri per starmi vosco? Ché certo quando io son con voi, a me par d’esser in paradiso. — Mostravasi ser Gandino ogni giorno vie piú di questa sua moglie senza fine acceso, e la vestiva piú pomposamente che al grado loro non era convenevole con ori battuti su le vestimenta e catene e gioielli, ché quanto di profitto traeva le metteva a torno. Aveva buon salario da la padrona, la quale si contentò che facesse mercanzia e si prevalesse dei servidori e cavalli de la casa, onde si mise a mercadantar formenti, vini, ogli ed altre cose. E perché sapeva cavare il sottil dal sottile, in breve tempo guadagnò assai danari, i quali di nuovo impiegando in mercadanzia andava accrescendo tuttavia le sue facultá. Cominciò in Lombardia una usanza di roboni da donna cosí maritata come vedova, che però non usavano se non donne di grado. Venne voglia a la moglie del bergamasco averne uno con puntali d’oro a le maniche ed al marito suo lo disse. Ma don Pietro rettor di Santa Croce il ripigliò e gli mostrò che si farebbe tener piú pazzo di quello che era, di modo che a lui e a la moglie levò di capo cotal appetito. Era talvolta mandato da la signora Clarice a Parma e in altri luoghi secondo che i bisogni occorrevano. E non crediate che perdesse tempo ne l’andare e nel ritorno. Egli usava ogni diligenza e tanto s’affrettava che spesso da mezza notte, ancor che fosse di verno, veniva a Gibello. Di che le guaste cavalcature ne rendevano testimonio, facendo in un giorno quel viaggio che gli altri farebbero in dui. E queste cose faceva egli perciò che, come stava un di senza la moglie, gli pareva che gli devele esser rubata. Onde per meglio farlo smaniare, furono alcuni di corte che di modo il presero in berta che ogni di gli facevano alcuna beffa, mostrando esser de l’amor de la moglie di lui forte accesi. Ed ora amorosamente la vagheggiavano, ora le dicevano un motto ed ora di nascoso le parlavano, di modo che egli arrabbiava ed ogni di era a romore con lei e con quelli di casa. Ella molto affettuosamente pregò alcuni i quali io conosco, che per amor di Dio non le dicessero cosa di questo mondo, perché